Da Macomer ci comunicano che ieri notte una decina di antisommossa sono entrati nella cella di isolamento, situata sotto il livello del suolo, e si sono accaniti contro uno dei prigionieri praticandogli un trattamento medico coatto, tramite due iniezioni, per sedarlo. L’altro prigioniero, che non è in grado di muoversi autonomamente, durante il pestaggio si è ferito ulteriormente una gamba e è stato ugualmente sedato.
Le detenzioni nel CPR sono eseguite dalla polizia con la complicità del personale sanitario del centro. Pensiamo che le visite di medici esterni che offrono la loro professionalità per “denunciare” i casi più eclatanti di incompatibilità sanitaria nella struttura, possono alimentare la macchina della tortura, rendendoli complici in un processo di “selezione”, in cui si decide chi potrà essere “sommerso” e chi “salvato”.
Siamo contro tutte le galere. Pensiamo che il personale sanitario (medici, infermieri, psicologi), che decida se un prigionierx sia idonex alla detenzione o alla libertà, debba essere considerato complice e collaboratore del sistema razzista di detenzione e tortura.
SOLIDALI E COMPLICI CON I PRIGIONIERI
MAI COMPLICI CON LA MACCHINA DELLA TORTURA E DELLA DEPORTAZIONE
I CPR SI CHIUDONO COL FUOCO